Cucina stellata, Milano ospita lo chef più giovane d’Italia. Succede solo il prossimo week-end, a cavallo con la Fashion Week, e succede solo a Palazzo Parigi Hotel & Grand Spa, il 5 stelle membro di Leading Hotels of the World.
Lui si chiama Lorenzo Cogo, e con un cognome così (Cogo significa “cuoco”) probabilmente non avrebbe potuto fare altro nella vita. E neppure con una famiglia così, perché la sua è una storia ai fornelli che prosegue da tre generazioni. Ma di certo avrebbe potuto non farlo così bene, tanto da guadagnarsi la sua prima stella Michelin a soli 25 anni. Ci sono cose che non vorresti mai leggere (l’uso della forma verbale impersonale mi aiuta a non caricare troppo su me stessa il peso della verità), perché è inevitabile fare due conti e chiedersi “e io cosa facevo a 25 anni?”. Certamente nulla di stellato, tantomeno in cucina. Nel mentre Lorenzo Cogo apriva il suo ristorante El Coq a Marano Vicentino.
Oggi 28enne, Cogo porta la sua cucina stellata a Milano a Palazzo Parigi con un menù degustazione che parla del suo modo di concepire la cucina, da alcuni definita “istintiva”, cioè nata attraverso la conoscenza dei propri mezzi, delle tecniche di lavorazione, del territorio e guidata dall’istinto. Insieme a lui ci saranno Michele Biassoni, giovanissimo chef del Ristorante Palazzo Parigi e lo chef sommelier dell’hotel Matteo Ghiringhelli, premiato come Miglior Sommelier d’Italia a 24 anni e unico candidato italiano lo scorso anno alla competizione Meilleur Sommelier d’Europe.
Non ho avuto il piacere di provare la cucina di Cuogo in prima persona, ma quello che mi succede guardando e gustando un piatto di cucina stellata, o quantomeno di alta cucina, è davvero curioso. Succede che per “deformazione culturale”, o più semplicemente perché il mio cervello è suo malgrado vittima di letture visive, leggo i piatti come leggerei un’opera pittorica. Forma, colore, equilibrio, armonia, disarmonia, irregolarità. In una parola, bellezza. Senza togliere che un piatto è anche (ok, soprattutto) un’esplosione di sapori e profumi. E non è un caso che i grandi chef della cucina stellata siano spesso, al pari dei grandi artisti, anche dei viaggiatori.
Dopo aver osservato la sua famiglia spignattare e aver fatto la gavetta nei ristoranti locali, Lorenzo Cogo prende il volo e si sposta a Melbourne, nelle cucine di Vue du Monde, miglior ristorante d’Australia. Per un istante mi sono chiesta “quanti anni avrà avuto?”. Poi mi sono convinta che talvolta è bello rimanere senza risposte, soprattutto quanto queste potrebbero generare altre domande del tipo “e io cosa facevo a 19 anni?”. Ecco.
Da Melbourne si sposta a Sidney nel famoso ristorante di Mark Best Marque Restaurant per poi tornare in Europa e passare un breve periodo al The Fat Duck di Heston Blumenthal a Londra. In Spagna, dove rimane un anno e mezzo, diventa secondo chef di Victor Arguinzioniz al Etxebarri. Prima di tornare nella sua terra vicentina fa una scappata a Singapore, a Tokio e in Danimarca. Difficilmente la sua cucina dimenticherà tutto questo. “Ciò che l’occhio ha visto – dice un proverbio africano – il cuore non dimentica”.
L’appuntamento con il menù degustazione dello chef Lorenzo Cogo a Palazzo Parigi è per venerdì 19 e sabato 20 settembre.
Il costo è di 130 € a testa bevande escluse.
Per informazioni e prenotazioni: restaurants@palazzoparigi.com oppure +39 02 625 62555
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