Estonia, la sauna diventa patrimonio UNESCO – Se pensate che la sauna sia solo una questione di relax, un passatempo per donne senza troppi pensieri, vi sbagliate. E oggi, a darne conferma, è anche l’UNESCO, che inserisce nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità la sauna in Estonia. Come a dire: guardate che quella è roba grossa.
Un po’ off topic ma non troppo, ricordo il mio primo vero hammam. Non in centro a Milano, ma in Marocco. No pasticcini, roselline, sorrisini e piastrelline decorate. Ampi spazi, semplicissimi, addette non certo scortesi ma molto più votate al “qui stiamo lavorando mica giocando” e via, girati di qua, girati di la, ti lavo, ti strizzo, ti giro e ti volto. Grazie, arrivederci. Nel mezzo ti sembra che ti abbiano tirato via un chilo di pelle e ti senti come nuova.
La sauna è tutt’altra cosa, ma anche qui: la mia prima sauna in un posto in cui le saune si fanno “davvero” è stata in Alto Adige. E niente, la sauna è fuori dalla struttura principale, quindi pronti via nella neve, generalmente in accappatoio e ciabatte.
Insomma, i trattamenti benessere, quelli veri, sono roba per gente tosta. Altro che cetrioli sugli occhi e musica new age.
La smoked sauna
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In Estonia ad esempio, e per la precisione a Võromaa, esiste una variante della sauna chiamata “smoked sauna”, un vero e proprio rituale.
E come ogni rituale che si rispetti, si fa in compagnia, tra amici oppure in famiglia. Si tratta di piccolo edificio, o una stanza, riscaldato da una stufa coperta di pietre, all’interno del quale si posiziona una piattaforma rialzata per sedersi o sdraiarsi. Non essendo presente un camino, il fumo della legna circola nella stanza. Si getta dell’acqua sulle pietre calde di modo che queste producano ancor più vapore caldo. E fin qui, tutto ok. Per beneficiare al massimo di questo rituale di bellezza, la smoked sauna estone prevede che ci si batta il corpo con fasci, formati da betulla, ginepro e ortica, il cui effetto orticante si attenua nell’acqua calda. La frizione serve a purificare la pelle attraverso l’eliminazione della cellule epiteliari morte, così da stimolare la circolazione del sangue.
Rinnovati di pelle e di spirito, la tradizione prevede che ci si raffreddi all’aria aperta e si risciacqui il corpo con acqua fresca o nella neve (avete letto bene: nella neve!). E io che mi sento coraggiosa perché di tanto in tanto, in doccia, mi faccio un minuto sotto l’acqua gelida!
Pare, però, che il trattamento sia davvero una toccasana. In Estonia, ho scoperto, quasi tutte le case private hanno una piccola sauna esterna, tanto che è comune invitarsi a turno tra amici o parenti per fare la sauna insieme, generalmente il sabato. Con tanto di responsabile della preparazione: il più anziano della famiglia, accompagnato dai bambini che ne imparano l’arte.
Sugli autobus e nel serbatoio del camion: le saune più originali
Gli estoni amano a tal punto la sauna che ne hanno costruite sugli autobus e perfino nel serbatoio di un vecchio camion dei pompieri, nonché sulle zattere, dove è possibile fare la sauna e tuffarsi nell’acqua di laghi e fiumi.
Il valore aggiunto? Accelera il metabolismo!
Per maggiori informazioni visitate il sito dell’ente del turismo: www.visitestonia.com