L’unica nave da crociera sulla quale sono salita, un milione di anni fa, è stata quella che scivola lungo il corso del Nilo. Nessuna città galleggiante, quindi, e per quanto la crociera mi abbia sempre incuriosita, la paura di non essere la persona giusta per salpare i mari con altre migliaia di persone, mi ha sempre fatto scegliere altri tipi di vacanza. Ma giuro pagherei per poter salire sulla nave di Love Boat, senza ovviamente dimenticare la collana hawaiana. Alzi la mano chi non sa a memoria la canzone della sigla cantata da Little Tony!
Ma da quel “mare profumo di mare”, di cose ne sono cambiate tante, così tante da poter dire che in crociera il mare non sia più il protagonista.
“La crociera oggi è un’esperienza. Le nostre navi offrono talmente tante possibilità tra sport e intrattenimenti, che il cliente può scegliere di non scendere mai dalla nave. La vacanza è a bordo”.
A spiegarmi cosa accade oggi in una crociera e perché è una formula di vacanza che nel tempo crescerà sempre più, è Gianni Rotondo, direttore generale di Royal Caribbean Italia. Che in 33 anni di attività nel turismo, da Alitalia a Swissair, da Lastminute.com ad Ata Hotels, su una nave ci è salito solo tre anni fa.
“In effetti quando sono stato chiamato per un colloquio da Royal Caribbean, quattro anni fa, mi sono stupito: io su una nave non ci ero mai salito. L’ho fatto con la mia famiglia un anno dopo l’entrata in azienda. Avevo sempre avuto un pregiudizio nei confronti della crociera, che è lo stesso pregiudizio che hanno tutti quelli che ne stanno lontani. Pensavo fosse un prodotto per vecchi, una vacanza affollatissima in un grande scatolone in mezzo al mare. Certo, se la propria inclinazione è quella di un viaggio itinerante zaino in spalla, la crociera non diventerà comunque la tipologia di vacanza preferita, ma io stesso ho perso questi elementi di pregiudizio.
Posso quindi fare outing e confessare di non aver mai fatto una crociera! E di averli anche io certi pregiudizi… Ad esempio proprio sull’imponenza di questi mezzi. Alcune delle vostre navi sono le più grandi del mondo, e mi è difficile pensare che possano non essere affollate.
È vero, Oasis e Allure sono le navi più grandi al mondo. Ma grandezza non è sinonimo di affollamento. Quindici anni fa le navi più grandi del mondo pesavano 9000 tonnellate e portavano fino a 2000 passeggeri. La Oasis oggi ne pesa 220mila con un carico massimo di 5000 passeggeri. Il gigantismo della nave oggi è sinonimo di una grande quantità di esperienze, non di affollamento. La capacità di somministrare servizi si è moltiplicata in maniera esponenziale, e la crociera si è trasformata in una vacanza per chi ama fare attività di ogni genere. Sulla Quantum c’è una pista di pattinaggio su ghiaccio, una parete d’arrampicata sul mare, un simulatore di surf e per la prima volta su una nave da crociera, il simulatore di paracadutismo. Non si tratta più di un viaggio sul mare, ma di una vera e propria esperienza. Per questo credo che le crociere continueranno a crescere nei prossimi anni.
In Italia Royal Caribbean si spartisce il mercato delle crociere con altri grandi colossi. Qual è più di tutti l’aspetto che differenzia le vostre navi e le vostre crociere rispetto ai competitor?
“Sicuramente l’aspetto legato all’innovazione, sul quale si investe in maniera continua. Le navi di classe Quantum sono le più avanzate al mondo. Ha mai sentito parlare del Bionic-Bar? È stato realizzato dall’azienda italiana Makr Shakr e per i nostri ospiti è un vero effetto “wow”! Sul soffitto ci sono 200 bottiglie che vengono scelte dal braccio meccanico, che si occupa di shakerare e preparare il cocktail. Ma ci tengo a sottolineare che questi aspetti di tecnologia non sono affatto pensati per eliminare il personale, anzi! A oggi la compagnia dà lavoro a 55mila persone.”
Ho sentito parlare di cabine con il balcone virtuale, mi hanno incuriosita moltissimo ma non riesco a immaginarle!
“Si tratta di cabine che hanno uno schermo al plasma della grandezza di una finestra, dal pavimento sino al soffitto. Lo schermo mostra quello che c’è all’esterno, ma esattamente da quel punto di vista, in perfetta sincronia con i movimenti del mare, e la luce prodotta è molto simile a quella reale esterna. A proposito di luce, Allure of the Seas, che ha una struttura aperta tipo catamarano, sulla sommità ospita “Central Park”, il primo parco naturale a cielo aperto con oltre 12mila piante vive. In questo modo anche le cabine interne prendono la luce dall’alto, ed è possibile scegliere tra la cabina vista mare e quella vista… bosco!
Ho sempre pensato al momento del pranzo e della cena in crociera con un po’ d’ansia: i turni fissi, le lunghe code…
“È proprio per rispondere a questa esigenza di maggiore flessibilità, che in tanti hanno, che abbiamo sviluppato il concetto di Dynamic Dining. Rimangono fissi i due classici turni per la cena, ma oltre a questi il passeggero ha la possibilità di scegliere di sedersi a tavola nell’orario in cui preferisce, con l’unica riserva di lasciare una mancia e con la possibilità di effettuare la prenotazione via tablet.”
In qualche modo c’è una sorta di “personalizzazione” del prodotto crociera, quindi…
“Sì, consideri anche il fatto che oltre a Royal Caribbean, Royal in Italia ha altri due marchi: Celebrity e Azamara. Il primo è un prodotto di lusso moderno, la sensazione a bordo non è quella di essere su una nave ma in un albergo, con il costo di un 4 stelle. Azamara invece propone navi molto piccole, il che consente di attraccare quasi ovunque. in questo caso si tratta di un lusso tradizionale con soste nei porti, è un po’ il concetto del vecchio crocerista. Questo risponde alla volontà da parte dell’azienda di avere un prodotto, la crociera, che sia trasversale.”
Com’è cambiato invece il contatto con la clientela con l’intensificarsi della presenza del settore turismo on line?
“Sicuramente c’è una fetta di clientela che si è spostata on line per le prenotazioni, anche se all’80% le nostre prenotazioni vengono fatte in agenzia, ma se consideriamo che in questa percentuale il 20% si riferisce ad agenzie virtuali, il totale del booking on line sale al 40%.
Il secondo aspetto da considerare, e forse il più importante, è legato alle recensioni. Al di là delle polemiche e dei casi specifici, le recensioni hanno democratizzato molto il settore e hanno portato le strutture a fare un passo avanti nella qualità. Il mondo social, e internet più in generale, hanno fatto molto per il posizionamento di Royal Caribbean in Italia.”
Per conoscere il mondo Royal Caribbean: www.royalcaribbean.it