Mollo tutto e faccio il giro del mondo: intervista a Francesca Naglieri – Ho conosciuto Francesca un anno e mezzo fa, in occasione del primo TBneTalks, l’evento di formazione dedicato a travel blogger, giornalisti di viaggio e operatori di settore.
Io con un blog aperto da pochi mesi, Francesca con un progetto bene chiaro in mente “mollo tutto e faccio il giro del mondo, ho già dato le dimissioni e dato disdetta dell’affitto di casa”.
In nessun modo Francesca mi è sembrata titubante, dubbiosa o volubile. Sebbene le abbia parlato per una manciata di minuti, sapevo che sarebbe partita. Da allora l’ho sempre seguita su Facebook, prima in Africa, poi alle Maldive, in Sudafrica, poi in Asia. Qualche giorno fa le ho scritto un messaggio. “Francesca, me la rilasci un’intervista?”.
Ci settiamo sui fusi orari. Io ho appena bevuto il primo caffè della mattina, lei ha già pranzato. A Milano sono le 9, a Bangkok le 14. Francesca mi fa vedere la sua stanza , la prima stanza singola dopo mesi di condivisione!
Francesca facciamo un passo indietro. Tu un giorno ti sei alzata e hai detto “Mollo tutto e faccio il giro del mondo”?!
Non proprio, anche se è una cosa che ho avuto sempre dentro! Tre anni fa si è smosso dentro di me qualcosa di più concreto: volevo partire per un viaggio a novembre e il mio capo mi negò le ferie. In quel momento ho capito che non volevo più sottostare a quel genere di regole e che prima o poi avrei fatto qualcosa.
Te ne sei andata quindi perché eri scontenta?
Me ne sono andata perché ho deciso che avrei voluto fare il giro del mondo. Questo al momento è l’unico obiettivo e non mi sono posta limitazioni. Lo farò in due anni, in dieci, forse ci vorrà tutta la vita… Non mi interessa!
Il mio lavoro mi piaceva molto, lavoravo per un’azienda farmaceutica e non lo avrei lasciato per nessun altro lavoro. Ma per il giro del mondo, sì!
Dal punto di vista pratico, come ti sei organizzata? È stato facile lasciare tutto?
La cosa più difficile è stata proprio dare le dimissioni. Avevo un ottimo rapporto con il mio capo, lui aveva intuito che avevo in progetto qualcosa e si rifiutava di ricevermi per non dover accettare le mie dimissioni! A gennaio ho dato disdetta dell’affitto, avevo sei mesi di preavviso che sono stati infiniti, non ne potevo più! Su internet ho venduto i mobili e la cosa bella è che tra gli acquirenti qualcuno mi segue sui social, ci scriviamo e simo rimasti in contatto!
Ora però svelaci una cosa: con i soldi… come fai??
Beh, ovviamente dal momento in cui ho deciso che avrei mollato tutto, ho risparmiato un po’, ho viaggiato poco. Non parlo però di grandi cifre… tieni conto che in questi 16 mesi ho lavorato in diverse circostanze, ho comunque necessità di lavorare in alcuni periodi. Ho lavorato come cameriera, in ostelli, ho fatto la receptionist a Kuala Lumpur… a fine mese partirò nuovamente per il Sudafrica dove seguirò un corso per diventare hostess di yacht!
Prima che partissi, qualcuno ha cercato di fermarti?
No, più che altro penso che le persone che mi conoscono sanno che non cambio idea facilmente! Certo, mia madre era preoccupata che non potessimo sentirci, scriverci, eccetera… Ma l’ho connessa a tutti i social network!
C’è qualcosa che è stato diverso da come pensavi, una volta partita?
A livello di aspettative, pensavo che l’Asia mi colpisse di più. Il “mio posto” è l’Africa, sento più vicine le persone con la loro vivacità rispetto al mio modo d’essere.
Da un punto di vista del mio modo di essere… sì, rispetto a prima, sto vivendo molto di più le persone che le culture. Ascolto i consigli delle persone locali. Prima viaggiavo più per vedere posti, ora mi piace godermi di più le persone.
In cosa sei cambiata in questi 16 mesi?
L’Asia mi ha sicuramente resa più calma! Sono più diplomatica e mi fermo di più ad ascoltare me stessa.
Qual è il consiglio che ti senti di dare agli altri?
Di inseguire il proprio sogno, qualunque esso sia. Il mio è quello che sto vivendo ora, ma se il tuo sogno è avere una famiglia numerosa… fallo!!!
Ti sei mai sentita sola in questo periodo?
Mai. Negli ostelli c’è sempre qualcuno con cui parlare., dai 18 anni in su! L’altro giorno mi sono trovata a parlare per ore con un uomo di 63 anni.
Prossima tappa?
Passerò una settimana in Italia. Qui l’umidità mi sta uccidendo.
Tags: intervista a viaggiatore
8 Comments
La seguo da qualche mese e, devo dire, che ha una determinazione e un ottimismo da ammirare. Trovo bellissimo il fatto di viaggiare per conoscere le persone, più che i luoghi!!
Hai ragione Roberta, è un aspetto che ha colpito molto anche me! Molto spesso come viaggiatori si parte con l’intento di conoscere nuovi luoghi, ma credo davvero che solo le persone possano darci il vero valore e il vero senso dei luoghi stessi!
Grazie di cuore Chiara! <3
Grazie a te Francesca per aver condiviso la tua bellissima storia con noi!
Grazie Roberta!
Viaggiando mi sono accorta che sono le persone e le loro storie che davvero cerco, ricche di vita, di emozioni, di occhi lucidi e talvolta qualche dispiacere.
Viaggiare per me è diventato condividere e adoro sapere che nel mondo c’è ancora chi vuole condividere la propria storia con uno “straniero”. Grazie di cuore!
Bello ora la contatto anche io! Pensa che è venuta al mio evento e neanche sapevo del progetto
Sei quello che io farei!
Complimenti per l’intervista, ad entrambe.
Spero di incontrare Francesca da qualche parte un giorno e chiacchierare con lei. Sono praticamente l’unica della mia famiglia a non aver fatto il giro del mondo ed è un argomento che amo affrontare con persone estranee che invece hanno fatto questa scelta 🙂