Mostra Leonardo a Milano, apre i battenti domani 16 aprile fino al 19 luglio 2015: un appuntamento da non perdere a Milano
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leonardo Da Vinci, Studio di volto femminile (1468-1475 circa)
Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
Ieri mattina ero veramente infastidita. Quelle mattine che ti chiedi “ma perché io vivo in questo Paese dove non funziona nulla?”. Lo sciopero dei mezzi è per sua natura irritante, ma lo sciopero dei mezzi che viene revocato la mattina stessa (quando ormai sei già uscito tre ore prima del previsto per non perdere l’ultima metro) è davvero insopportabile. Quando poi, scesa dal convoglio, fai slalom tra le transenne perché c’è una perdita d’acqua (nonostante non piova da settimane) ti domandi cosa ne sarà di noi durante Expo.
Poi vai all’anteprima stampa della tanto chiacchierata mostra di Leonardo a Milano e ti riconcili con il tuo Paese e con la tua città. E diciamola tutta: nel giro di sei mesi, questa è la terza volta (più o meno consecutiva) che esco da Palazzo Reale fiera e soddisfatta. Perché di meraviglie ne è pieno il Paese, e le mostre “mh”, “ni”, “così così” a me fanno tanto arrabbiare. Perché oltre alle meraviglie abbiamo anche le persone in grado di dare vita a progetti articolati, seri, strutturati, e allora perché perdere tempo con mostre mediocri?

Leonardo Da Vinci, “San Giovanni Battista”, (1506-1515 circa) – Parigi, Louvre

Leonardo Da Vinci, Fiume che scorre tra le rocce (1478-1481 circa)
penna e inchiostro bruno su carta, 220 ✕ 158 mm
The Royal Collection / HM Queen Elizabeth II
La mostra di Leonardo a Milano è da non perdere, e questo è fuori discussione. Innanzitutto perché, da domani e fino al 19 luglio 2015, avete la possibilità di vedere insieme una serie di opere (oltre 200) che normalmente sono sparse in un centinaio di musei in tutto il mondo. E vedere un corpus così ricco di opere di uno stesso artista in unico contesto, è davvero impagabile. Perché ci sono opere che parlano da sole, ma se una singola opera può rapirvi e impossessarsi di voi con la sindrome di Sthendal, un insieme di opere sapranno parlarvi di una ricerca, di una tensione, di un uomo che è diventato esso stesso simbolo del Rinascimento. No, questo una singola opera non lo può fare.

Leonardo Da Vinci, “Testa di donna, detta “La Scapiliata” (1504-1508 circa)
terra ombra e ambra inverdita lumeggiata di biacca su tavola di pioppo, Parma, Galleria Nazionale

Leonardo Da Vinci, Madonna col Bambino (1469-1470 circa)
olio su tavola di pioppo, 16,5 ✕ 13,4 cm
Washington, D.C., National Gallery of Art, Samuel H. Kress Collection
Alla mostra di Leonardo a Milano, a Palazzo Reale, troverete tanti, tantissimi disegni. E come si fa a chiamarli disegni preparatori? Ci sono i granchi che ti sembra vederli venir fuori dalla sabbia, i boccoli delle fanciulle che fanno il cavatappi, le zampe dei cavalli in corsa… Il disegno è conoscenza, è ricerca, è riflessione. È scienza stessa perché è anatomia, è meccanica, è fisiognomica. Trovate il Codice Trivulziano 2162, ovvero il Libretto d’appunti autografo di Leonardo da Vinci, normalmente conservato alla Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco, 38 disegni provenienti dal Codice Atlantico, grazie alla Biblioteca Ambrosiana, maggior prestatore dell’esposizione, 30 dalla Royal Collection della Regina Elisabetta II, 5 dal British Museum, 4 dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, 5 dal Metropolitan Museum di New York e 5 dalla Biblioteca Reale di Torino e ancora altri disegni arrivano dalla Morgan Library di New York e dalla Fondazione Custodia di Parigi.

Leonardo Da Vinci, Studi di testa femminile (1505-1507)
matita nera, penna e inchiostro su carta, 198 ✕ 166 mm
The Royal Collection / HM Queen Elizabeth II

Leonardo Da Vinci (e Lorenzo Di Credi?)
Annunciazione (1478-1480 circa)
olio su tavola di pioppo, 16 ✕ 60 cm
Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures
La mostra di Leonardo a Milano è una bellissima mostra perché c’è Leonardo ma c’è anche il mondo di Leonardo, fatto di una continua riflessione sull’antico e della compresenza delle arti. C’è la scultura che entra nel disegno, e da lì confluisce nella pittura. C’è la scienza che è misurazione della natura, che fa della pittura il luogo in cui si ha vita completa. In queste sale troverete 7 straordinari capolavori pittorici: il San Gerolamo della Pinacoteca Vaticana, la Madonna Dreyfus della National Gallery of Art di Washington, la Scapiliata della Galleria Nazionale di Parma, il Ritratto di musico dell’Ambrosiana e ben tre capolavori, vere icone, dal Museo del Louvre: la Belle Ferronière, la piccola Annunciazione, il San Giovanni Battista.

Leonardo Da Vinci, Studi di testa femminile (1505-1507)
matita nera, penna e inchiostro su carta, 198 ✕ 166 mm
The Royal Collection / HM Queen Elizabeth II
Ci sono le sue invenzioni, quelle macchine che sono preziosissima testimonianza del suo ingegno, costruite seguendo le indicazioni dei suoi disegni. Qui il Museo della Scienza e della Tecnologia (intitolato proprio al grande maestro) presta due modelli storici di macchine – il carro automotore e il maglio battiloro.

Leonardo Da Vinci, Ritratto di dama (La Belle Ferronnière (1493-1495 circa)
olio su tavola di noce, 63 ✕ 45 cm
Parigi, Louvre, Département des Peintures, Collezione dell’Imperatore Francesco I
È come se, passando da una sala all’altra, aumentasse la sete di vedere, scoprire, conoscere. È come se pezzo dopo pezzo Leonardo, pur nella sua complessità, si scoprisse. È come se, in questo percorso, la sua sete di conoscenza, di scoperta, di immaginazione, fosse la stessa sete del visitatore.

Leonardo Da Vinci, Paesaggio (5 agosto 1473)
penna e inchiostro ferrogallico di due diverse tonalità su carta, 196 ✕ 287 mm
Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
Io alla mostra di Leonardo ci tornerò, perché merita una visita più attenta e approfondita.
Di seguito vi lascio tutti i riferimenti per la vostra visita.
Leonardo 1452-1519, i disegni del mondo
Milano, Palazzo Reale – dal 16 aprile al 19 luglio
Lunedì 14.30-19.30
Martedì e ,ercoledì 9.30-19.30
Da giovedì a domenica: 9.30-24
Ultimo ingresso un’ora e mezza prima della chiusura
Altre informazioni su www.mostraleonardodavinci.it
Per approfondire:
Milano rende omaggio a Leonardo con tantissime iniziative, e sono dunque in programma una serie di approfondimenti fuori sede (oltre Palazzo Reale), che coinvolgeranno i luoghi di Leonardo nel territorio urbano e lombardo: la Sala delle Asse al Castello Sforzesco riaprirà al pubblico dopo un lavoro di restauro che ha riportato alla luce nuove straordinarie tracce della mano di Leonardo, che in quelle stanze lavorò per anni al servizio di Ludovico il Moro: una installazione multimediale racconterà ai visitatori la storia della Sala e il ruolo di Leonardo nella sua gigantesca decorazione; nella Sala della Balla, sempre al Castello Sforzesco, saranno disponibili due postazioni touchscreen per sfogliare, ingrandire, approfondire le pagine del Codice Trivulziano, il Libro d’appunti autografo del genio fiorentino: nella Pinacoteca Ambrosiana (Il Mondo di Leonardo), all’Acquario civico (Leonardo e l’acqua).
La Cineteca Italiana promuove infine un programma di nove film su Leonardo che saranno proiettati al MIC-Museo interattivo del Cinema durante il mese di maggio. Info: oberdan.cinetecamilano.it
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