Il bello di tornare più volte nella stessa città è, per me, la possibilità di vivere il tempo in maniera più lenta, senza l’ansia di “vedere tutto”.
A Barcellona ci sono stata più volte e ormai fa parte di quelle città in cui torno non solo per “vedere” qualcosa, ma soprattutto per stare bene.
Nel mio ultimo soggiorno nella capitale catalana ho particolarmente amato il quartiere Gràcia. Un quartiere che potrebbe sembrare “secondario” rispetto ad altri, e che invece mi ha conquistata per la sua spiccata personalità e per l’atmosfera che è allo stesso tempo sospesa e vivace.
Cosa vedere nel quartiere Gràcia a Barcellona
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Forse questa atmosfera un po’ sospesa è data dal fatto che in origine il quartiere non faceva parte della città, ma era una comunità a parte. E tuttora questa identità la si respira anche solo passeggiando per le sue vie e attraversando le sue piazze. Come se la vita che scorre qui avesse una sua storia a parte, benché del tutto integrato nella città.
Il consiglio migliore che io posso darvi è quello di perdervi tra le sue vie, tenendo sempre d’occhio i negozietti (ci sono artigiani e botteghe davvero carini) e i palazzi, uno più bello dell’altro. Ma, a parte questo suggerimento generico, ci sono un paio di indirizzi che sicuramente non dovete perdere!
Parc Guell, il magico parco di Gaudì
Non ha certo bisogno di presentazioni questo luogo meraviglioso, frutto del grande genio di Gaudì. Non ci sono tornata nella mia ultima visita a Barcellona perché il meteo non è stato dei migliori, ma ne ho un ricordo meraviglioso!
Il nome è quello del suo committente, Eusebi Güell, che nel 1900 chiese a Gaudì la realizzazione di una città giardino, su ispirazione di Ebenezer Howard, urbanista di spicco nel Regno Unito. L’idea dell’architetto catalano, però, che prevedeva alloggi, scuole, aree verdi e tutto quello che potesse servire a una cittadina, non trovò sostenitori economici, e dei 60 lotti previsti ne fu relizzato solo uno. L’unico elemento che fu interamente realizzato fu proprio il parco, che da subito suscitò grande interesse e ammirazione. Dopo la morte di Güell, avvenuta nel 1922, la famiglia decise di donare il parco alla città.
Oggi il Parc Güell fa parte del patrimonio UNESCO ed è uno dei luoghi più amati e visitati della città. Qui il grande architetto catalano manipolò l’ardesia e il calcare riuscendo a trovare un perfetto equilibrio tra la parte naturale e la parte architettonica. Non solo da un punto di vista dell’armoniosità delle forme, ma anche della convivenza di specie botaniche. Nel parco venne creato un vero e proprio ecosistema in grado di agevolare la ricolonizzazione animale spontanea della città!
Per tutte le informazioni e per acquistare i biglietti (che consiglio di acquistare in anticipo) consiglio di andare direttamente sul sito ufficiale di Parc Guell.
Casa Vicens, la prima casa di Gaudì
Stesso quartiere e stesso architetto di Parc Guell, Casa Vicens è una chicca che non potete perdere se l’architettura di Gaudì vi appassiona. Nonostante si tratti del suo primo progetto importante, spesso viene visitata da chi già conosce le sue case più note, come La Pedrera e Casa Battlò. Io stessa l’ho visitata per ultima, ma devo dire che ne sono comunque rimasta entusiasta. Anzi, da un certo punto di vista il fatto di averla vista dopo le sue architetture più note mi ha fatto apprezzare e comprendere meglio alcuni passaggi.
Casa Vicens prende il nome dal suo committente che a Gracia (che all’epoca non faceva parte della città di Barcellona) voleva una casa di villeggiatura. Anche per questo motivo il progetto prevedeva un grande giardino ricco di vegetazione, di cui oggi rimane poco.
Sul sito ufficiale di Casa Vicens è possibile acquistare diversi tipi di biglietti. Io ho optato per la visita libera con audioguida in italiano (il biglietto intero costa 20€).
Vie e palazzi
In generale, il consiglio per godersi questo quartiere così pittoresco è quello di girarlo senza meta, apprezzando le viette, i negozi e le piazze. In particolare segnalo la Placeta Sant Miquel.
Dove mangiare a Gràcia, Barcellona
Mangiare a Gràcia non è certo un problema, come non lo è mangiare in tutta la città ovviamente! Qui però si trovano più facilmente localini poco turistici, spesso piccolini e davvero caratteristici, frequentati dai local.
Vi lascio una lista dei miei preferiti ma non avete che sbizzarrirvi!
La Viblioteca, per appassionati di formaggi
Data la mia grande passione per i formaggi non posso che consigliare La Viblioteca, dove sono stata più di una volta! Indirizzo perfetto per lasciarsi consigliare tra tantissime referenze casearie. Io ho preferito provare formaggi locali, ma c’è la possibilità di fare un bel giro d’Europa! Ovviamente il tutto abbinato a ottime etichette di vini!
Puigmarti Vermuteria
Tra le cose che ho più apprezzato di questo ultimo viaggio è stata la “scoperta” delle vermuterie, che prima non avevo mai preso in considerazione! Tra le mie preferite c’è la Puigmarti, tanto piccola quanto adorabile, con piattini davvero sfiziosi e il proprietario davvero affabile!
Bodega Quimet
Qui ci sono stata per pranzo e l’ho trovato adorabile, uno di quei posti che ti fa sentire davvero immerso al 100% in città. Anche qui si beve vermut, ma non solo, e i piattini sono davvero sfiziosi. Atmosfera casalinga davvero piacevole!
Dove dormire a Barcellona vicino al quartiere Gràcia
Per il mio ultimo viaggio a Barcellona ho dormito proprio vicino al quartiere Gràcia, all’Hotel Mercure Barcelona Condor, che si trova nel quartiere San Gervasi.
Quando viaggio la posizione è fondamentale, e qui devo dire mi sono trovata benissimo perché l’hotel ha la fermata della metropolitana a 3 minuti a piedi, davvero impareggiabile!
Le stanze sono molto confortevoli, semplici negli arredi ma con tutto l’occorrente. Un dettaglio che ho amato in camera è stata la scelta dei prodotti da bagno della Nuxe, buonissimi!
Ultima, ma non certo per importanza, la colazione! Oltre alla varietà di prodotti internazionali, ho amato la possibilità di scegliere tra prodotti locai, dal jamon alla tortilla di patate!
Per me hotel davvero promosso, con prezzi molto competitivi rispetto ad altri in zone più centrali, ma con gli standard 4 stelle di Mercure e la comodità dei mezzi pubblici.
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