Gita fuori porta da Milano: itinerario in Alta Brianza – Quando si è immersi nel traffico di Milano sembra impossibile pensare che a mezz’ora o poco più ci siano luoghi completamente immersi nel verde. Oasi, piste ciclabili, laghi: l’Alta Brianza è un vero e proprio polmone verde in cui organizzare una gita fuori porta da Milano.
Se state cercando qualche spunto su dove andare in gita per un giorno, questo post fa per voi.
Per quella domenica in cui avete bisogno di staccare e fare il pieno di natura. Oppure, perché no, per organizzare un intero week end (io ho fatto così!).
Inverigo (Como), 5 cose che non puoi perdere
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Quaranta minuti di treno da Milano Cadorna e siete a Inverigo. Vi consiglio questa opzione se pensate di fare una gita fuori porta da Milano in bicicletta! In questo modo scongiurate il traffico e vi godete la libertà di scoprire queste zone sulle due ruote.
Ci sono cinque cose che assolutamente dovete vedere a Inverigo: il Santuario di Santa Maria della Noce, Villa Crivelli, la Tenuta di Pomelasca, Villa La Rotonda e il Viale dei Cipressi.
Santuario di Santa Maria alla Noce
Il Santuario, costruito a partire dal 1519, prende il nome dal quel noce sul quale apparì la Madonna insieme al Bambino in quel giorno del 1501 in cui soccorse due bambini che si erano persi nel bosco. La costruzione, a opera di Teobaldo Pellegrini, conserva la facciata a capanna e il portale d’ingresso è un pregevolissimo esempio di decorazione a intaglio.
Villa Crivelli
Progettata dal pupillo del Piermarini (Lopold Pollack) negli stessi anni della Villa Reale di Monza e di quella di Milano (ora Villa Belgioioso Bonaparte) la Villa Crivelli di Inverigo prende il nome della famiglia proprietaria. Si tratta di una delle più antiche del patriziato milanese, di probabile origine longobarda. Il feudo dei Crivelli divenne il più vasto del territorio dell’Alta Brianza e questa Villa ne è una delle maggiori espressioni di potere. La struttura si colloca sulla sommità di una collina e si affaccia sullo splendido panorama della Valle del Lambro. La Villa si compone di tre corti chiuse: la corte del Castrum, la corte del fattore e la corte nobile. Non è possibile accedervi, ma vi consiglio comunque di percorrere il perimetro esterno per sbirciare all’interno dei cancelli!
Tenuta di Pomelasca
Tra Lurago d’Erba e Lambrugo sorge, su una collinetta a Pomelasca, Villa Sormani. Originariamente casa di caccia, venne restaurata a cura dell’architetto Carlo Amati, lo stesso che si occupò della facciata del Duomo di Milano, perse il suo carattere seicentesco e assunse le linee architettoniche dello stile neoclassico che tuttora conserva. Due sono gli edifici religiosi: la cappella di famiglia al piano terra della villa e una chiesetta in stile neoromanico costruita nel 1952 su progetto dell’architetto Ambrogio Anoni esternamente al complesso. Quelle che sembrano normali cascine, erano in realtà adibite alla bachicoltura, attività che in queste zone è stata fiorente sino ai primi del Novecento. Sul retro della villa il bellissimo parco paesistico con varie specie botaniche come cedri, faggi, sequoie giganti, tigli, palme.
Villa La Rotonda
Spunta sulla collina più alta di Inverigo, e con la sua cupola emisferica è impossibile non riconoscerla. È Villa La Rotonda, progettata dall’architetto Luigi Cagnola (lo stesso dell’Arco della Pace a Milano, per intenderci – già Arco di Trionfo) come sua residenza personale. E proprio grazie al fatto di non avere richieste di committenti, qui l’architetto riuscì a esprimere tutta la sua genialità e la sua personalità. E la Villa diventò la più famosa dell’Ottocento lombardo. Il nome deriva dalla villa palladiana Almerico Capra, soprannominata appunto La Rotonda, a cui il Cagnola si ispirò.
Il Viale dei Cipressi più lungo d’Europa!
Se organizzate da queste parti la vostra guida fuori porta da Milano, non può assolutamente mancare una visita al viale dei Cipressi, anche perché si tratta del più lungo in Europa! Quasi due chilometri di viale costeggiati da cipressi e statue che oggi, purtroppo, sono in gran parte scomparse. Ma il suo fascino è rimasto del tutto intatto.
Lurago, la Villa Sormani
È stata costruita nel 1783 dal Conte Alessandro Sormani che voleva una residenza simile nelle forme alla famosa residenza provenzale. Dai suoi giardini all’italiana si gode di uno splendido panorama sull’Alta Brianza. La villa è stata costruita sulle tracce di un edificio preesistente del quale rimane visibile una torre con finestra gotica e conserva tuttora intatta l’architettura esterna mossa dal motivo del doppio portico.
Gita fuori porta da Milano nella natura: l’Oasi di Baggero
Tra le più belle scoperte di questa gita fuori porta a Milano, c’è l’Oasi di Baggero. Ideale se quello che state cercando è un posto per una gita di un giorno immersi nella natura, perché no anche con i bambini.
Qui dove prima c’era una vasta area dedicata all’estrazione dei minerali, oggi c’è una vera e propria oasi verde con sentieri pedonali che permettono di percorrere un itinerario ad anello attorno ai laghetti e di collegarsi ai percorsi ciclopedonali.
Che vogliate semplicemente fare una passeggiata, una gita domenicale vicino a Milano coi bambini, che siate sportivi o semplicemente amanti della natura, l’Oasi di Baggero è veramente un angolo di Brianza incredibile. Per i bambini ci sono anche un’area giochi e un’Oasi Stellare per le osservazioni astronomiche.
Merone
Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia
Il nome è quello dell’avvocato milanese che lo progettò per collegare il fiume Lambro col Lago di Pusiano per favorire la pesca, l’irrigazione e il funzionamento dei mulini a valle, soprattutto nei periodi di secca del Lambro.
La realizzazione fu più volte fermata a causa di burocrazie e vicissitudini politiche, a tal punto che il Diotti non vide mai completamente realizzata la sua opera, che si potè dire conclusa solo 4 anni dopo la sua morte, nel 1831.
Ancora oggi qualcuno ricorda questo cavo come “Il Signore delle Acque”, probabilmente perché è proprio grazie alla sua presenza che sono stati scongiurati molti disastri.
Il Mulino e il suo museo
Qui dove un tempo l’agricoltura era l’attività principale, sorge ancora un vecchio mulino con spazi adibiti a museo. Non solo si trasformava il gran turco in polenta, ma si produceva l’olio di ravizzone (una rapa simile alla colza) sia per uso alimentare che per le lanterne.
Vi consiglio di visitare il museo e di fare qualche acquisto a chilometro zero (anche on line). Le informazioni le trovate sul sito Casa del Mulino.
Anzano del Parco
Villa Carcano e il suo parco
Come per Villa Sormani a Inverigo, anche in questo caso venne chiamato Leopold Pollack per progettare la villa di proprietà della famiglia Carcano. Con il suo parco costituisce sicuramente uno dei posti da visitare in Lombardia. Oltre alla villa di impianto neoclassico, anche il parco di 40 ettari fu disegnato da Pollack con una tipica impostazione paesaggistica. Cappellette, un teatro di verzura e una ghiacciaia, insieme a un laghetto con viali e alberi maestosi disegnano il tipico giardino romantico. Passeggiando per il parco vi sembrerà di essere lontani anni luce da Milano, tra Gingko biloba, tassi, cedri, magnolie, castagni e palme. Seguendo il viale dei carpini si arriva al laghetto popolato da ninfee.
Trovate le informazioni per le visite sul sito di Villa Carcano.
Erba
Orobi, Liguri e Celti abitarono quest’area prima dei Romani, e molti secoli dopo la cittadina di Erba (in età asburgica) diventò importante centro di villeggiatura della Brianza, come testimoniano numerose ville patrizie, tuttora esistenti. Fu frequentata anche dalla famiglia reale d’Italia (grazie alla presenza di un ippodromo, detto dell’Eupilì, gestito dal conte Emilio Turati amico privato del re) in particolare dal re Umberto I, dalla regina Margherita e dall’allora principe ereditario Vittorio Emanuele. Dopo l’omicidio del re, avvenuto a Monza la sera del 29 luglio 1900, i Savoia non si presentarono più a Erba.
Chiesa di Sant’Eufemia
Da non perdere a Erba la Chiesa di Sant’Eufemia, originaria del V secolo con la sua torre alta 33 metri. L’interno è stato completamente rifatto ma date un’occhiata (entrando sulla destra) all’acquasantiera del 1212 al crocefisso di scuola giottesca.
Monumento ai caduti
La grande scalinata che sale è un vero e proprio percorso di ascensione pensato dal Terragni che riprende l’antica sequenza acropoli – santuario – teatro e la utilizza per costituire un percorso rituale – ascensionale.
Gita fuori porta da Milano sul lago
E chi mai immaginava che, vicino al ben noto Lago di Como, ci fossero tanti altri e deliziosi laghi? Nel mio itinerario in Alta Brianza ne ho visitati tre.
Lago di Pusiano
Tra le cose che davvero vi consiglio di non perdere per una gita fuori porta da Milano, c’è la navigazione del Lago di Pusiano. Io sono partita dal molo di Bosisio Parini e ho fatto il giro del lago con il battello elettrico (sono vietate le imbarcazioni a motore), molto carino da fare anche per le famiglie. A dirla tutta, proprio su questo lago venne varato il primo battello a vapore, purtroppo distrutto perché si temeva fosse usato dalla Carboneria (e forse lo era davvero!).
Un lago piccolo eppure da sempre in qualche modo catalizzatore di interesse. Leonardo da Vinci scelse proprio questa zona lacustre per studiare l’idraulica su commissione di Ludovico il Moro!
Grazie al giro sul battello si possono vedere scorci molto belli e grazie alla guida scoprire qualcosa sulla storia e sulle particolarità naturalistiche del lago e della zona.
Si passa vicino a Comarcia, un canneto nel quale sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti al Neolitico. Qui ora c’è il più grande villaggio di rane in Europa! Da lontano si intravede Palazzo Carpani Beauharnais, la residenza estiva di Eguenio figliastro di Napoleone.Qualcuno sostiene che dalla residenza ci fosse un passaggio che portava direttamente alla vicina Isola dei Cipressi.
I battelli partono due volte al giorno la domenica alle 14.30 e alle 16 nei mesi di aprile, maggio e ottobre, e tre volte al giorno la domenica da giugno a settembre (si aggiunge la corsa delle 17.30). La navigazione dura 1 ora e un quarto circa, i biglietti per gli adulti costano 6€ ma ci sono molte tariffe convenienti per le famiglie.
Trovate tutte le informazioni sul sito di Proloco Bosisio .
Isola dei Cipressi sul Lago di Pusiano
Di forma ovale, l’Isola dei Cipressi è un’oasi naturalistica di proprietà privata che ospita particolari specie autoctone come gru coronate, pavoni, cicogne, scoiattoli, germani e cigni coi loro nidi, cince con le loro numerose casettine. Ma il suo nome fa riferimento proprio agli alberi che ospita in grande quantità. Pare che i cipressi sull’isola siano ben 130, alcuni dei quali centenari.
Su prenotazione è possibile visitare l’isola e ci si arriva proprio col battello.
Lago di Alserio
Un’altra tappa imperdibile se avete voglia di una gita fuori porta da Milano su lago, è il Lago di Alserio, che si presta sia a passeggiate che a giri in battello.
Giro del lago di Alserio a piedi
Alserio gode di una meravigliosa discesa a lago, con rogge e mulini oggi utilizzati a scopo didattico contornati da prati degradanti. Per questo è una meta molto amata dalle famiglie. Passeggiando sulle sponde è possibile ammirare le diverse darsene, mentre poco distante ci si può avventurare nella spettacolare passeggiata della Buerga, un sentiero che consente di entrare in contatto con la natura incontaminata del lago e del bosco. Durante la passeggiata di pochi chilometri che ne percorre le sponde si trovano pannelli didattico-educativi in grado di fornire delucidazioni in merito alle specie rare e protette presenti nella zona.
Casin del Lago
È una delle escursioni meno conosciute ma tra le più interessanti per un itinerario in Alta brianza, facile e adatta a tutti. Casin del Lago è il centro di educazione ambientale del Parco Valle Lambro, che si può raggiungere in due modi. O attraversando il lago di Alserio con la barca elettrica gestita dal Parco Valle Lambro, oppure costeggiando le sue sponde lungo tutto il bosco della Buerga, costellato di cartelli che illustrano le caratteristiche delle varie essenze arboree e arbustive. E una volta arrivati a Casin del Lago è possibile anche usare l’area attrezzata per il pic nic.
Lago di Segrino
E chi lo avrebbe mai detto che il lago meno inquinato d’Europa potesse essere a solo 1 ora da Milano? È il Lago di Segrino, che gli antichi chiamavano “Fonte Sacra”, da cui Secrino e poi Segrino.
Ha forma allungata, le sue origini sono glaciali e nelle sue acque si specchiano i monti circostanti che le tingono di un colore verde piuttosto scuro.
Passeggiando lungo la pista ciclopedonale che corre tutto attorno, si possono ammirare ninfee, millefoglie d’acqua e canneti.
Alta Brianza in bicicletta
Un itinerario in Alta Brianza in biciletta è sicuramente un’ottima idea. Potete partire da Milano in treno caricando la vostra bici, se ne avete una, oppure noleggiarle in una delle velostazioni in corrispondenza delle stazioni ferroviarie di Macherio (Mb), Inverigo, Erba e Rogeno. In queste velostazioni trovate anche una piccola officina a servizio anche delle bici dei privati e un info-point del Parco Valle del Lambro. In ciascuna si trovano un’area dedicata all’accoglienza, un’officina dotata di pezzi di ricambio e il deposito per le biciclette.
E a proposito di Alta Brianza in bicicletta, da non perdere è l’oasi di Baggero. Al suo confine infatti transita la pista ciclopedonale del parco della Valle del Lambro che partendo dal parco della Villa di Monza si snoda fino al lago di Alserio e da lì si ricongiunge con le ciclopedonali che scendono dalla vicina Svizzera e dal nord Europa.
Un’altra chicca da non perdere in zona se viaggiate sulle due ruote è il Lago di Segrino.
Dove mangiare in Alta Brianza
Ristorante Negri
Quattro generazioni dedicate alle tradizioni gastronomiche dell’area lariana. In poche parole, se volete mangiare qualcosa di davvero buono e di davvero tipico, non mancate questo indirizzo. Io ci sono stata di sera, i tavoli all’aperto che affacciano sul lago valgono già da soli il viaggio. Ma il risotto al pesce persico… quello ancora di più!
Informazioni e prenotazioni sul sito Ristorante Negri
Ristorante Al Glicine
Se avete voglia di un pranzo con vista, e magari con dell’ottima carne, il Ristorante Al Glicine non vi deluderà. Se pranzate all’aperto oltre agli ottimi piatti avrete la vista sulle Grigne e sui Corni di Canzo, fino ai laghi Alserio e Pusiano.
Se siete amanti dei risotti come la sottoscritta, non perdete quello lime e menta!
Informazioni e prenotazioni sul sito del Ristorante Al Glicine
Dove dormire in Alta Brianza
I posti da visitare in Lombardia e in Alta Brianza sono davvero tantissimi, per questo se vi è possibile vi consiglio di trasformare la vostra gita fuori porta almeno in un week end con una notte di pernottamento. Io ho soggiornato all’Hotel Il Corazziere a Merone, dove mi sono trovata benissimo. Camere molto ben curate, ottima e varia colazione, e se avete tempo anche una bella piscina! È proprio di fianco al mulino di cui vi ho parlato, e proprio grazie a lui è autosufficiente nella produzione di energia!