Ci sono città che ti mettono in imbarazzo. Sinceramente, qualcuno di voi ha il coraggio di chiedere a un amico “mi consigli cosa vedere a Roma”? Alla meglio pensa che tu stia scherzando e ti offre una birra. Città così grandi e così ricche come Roma ammettono, al massimo, la domanda inversa “che, mi sai consigliare cosa posso non vedere a Roma?”. Dove andare a mangiare tradizionale a Roma, invece, è una domanda lecita come in ogni città, e io qui naturalmente ho da dire la mia 😉
Non voglio, quindi, dirvi cosa vedere a Roma, perché il vostro compito sarà semmai quello di cercare di capire cosa potete non vedere durante il vostro soggiorno, a seconda di quelli che sono i vostri interessi.
Voglio dirvi cosa vedere a Roma passeggiando, senza avere una vera e propria meta, semplicemente godendosi vicoli, stradine, porte, scorci sulla storia, passaggi sul Tevere e tutto quello che vi farà esclamare “wow!”.
Quartieri da vedere a Roma passeggiando senza pensieri
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Trastevere, come in un set
Tra i quartieri de vedere a Roma non si può non cominciare da Trastevere! È buffo, ogni volta che mi trovo a Tastevere mi sento la comparsa di un film. Trastevere è la cornice perfetta per una qualsiasi commedia romantica, e se anche Woody Allena l’ha scelta per fare da “sfondo” a un suo film, un motivo ci sarà. La sua fama lo precede, è uno dei rioni più conosciuti e amati di Roma in tutto il mondo, ma ancora riesce a conservare quel cuore vero e intenso, quei bar sonnecchianti dove il tempo sembra essersi fermato.
Io e Alessandra sbarchiamo in Trastevere di giovedì, e ad accoglierci in piazza San Cosimato c’è il mercato alimentare. Entrambe siamo appassionate di bancarelle, non tanto per fare shopping quanto proprio per il sapore popolare che ogni mercato porta con sé. Scopriamo poi che questo mercato, il mercato di Piazza San Cosimato, c’è tutti i giorni dalla mattina presto sino alle 13.30.
Da qui passeggiamo liberamente nel rione Trastevere, e ogni dieci passi una delle due perde l’altra che si è fermata a fotografare una porticina ma guarda quant’è carina, un bar ma che bello questo bar d’epoca, una stradina aspetta ma proprio adesso devono passare tutti? Impossibile non pensare a Trastevere quando si pensa ai quartieri da vedere a Roma.
Per la prima volta, poi, entro nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, che affaccia sull’omonima piazza (una delle mie preferite nella capitale).
Ci fermiamo poi a mangiare da Capo de Fero in via San Cosimato, dopo lunghe riflessioni. Oh ma che carino questo ristorantino coi tavolini fuori! Forse un po’ turistico? No aspetta guarda questo! E il menù? E insomma, alla fine il nostro intuito ha avuto ragione, e vi parlerò poi di questo e un altro posticino dove mangiare tradizionale a Roma.
Ghetto ebraico, dove il tempo è sospeso
Certo scegliere è davvero difficile, ma sicuramente il ghetto ebraico di Roma è uno dei quartieri da vedere a Roma a mio parere più belli della città. Sembra che abbia una doppia anima. Una più intima e chiusa, che in qualche modo fa riaffiorare quella “separazione” dal resto della città, e una di più ampio respiro che si apre alla città e al Tevere, con lo sbocco sull’isola Tiberina. Non avrei quindi dubbi nell’includere il ghetto ebraico (uno dei più antichi) nella lista di cosa vedere a Roma passeggiando.
Superata la sinagoga, si entra nei vicoli dove si incontrano moltissimi ristorantini. Io e Alessandra non ci siamo fermate qui per il pranzo, ma fonti autorevoli mi dicono che in questa zona si mangi molto bene, un mix tra la cucina romanesca e quella kosher.
Mentre sarete distratti col naso all’insù, vi sembrerà di avere un dejavù. Il Colosseo?! No no, è il Teatro Marcello, che guardato distrattamente ha molte somiglianze con il ben più noto cugino. Di lì a pochi passi ci sono i resti del Portico d’Ottavia e del mercato del pesce, un angolo di storia incastonato nella città (uno dei tanti, a Roma) che trovo tra i più belli. Ecco perché secondo me questo è uno dei quartieri da vedere a Roma.
Una foto pubblicata da Chiara Carolei (@conunviaggionellatesta) in data:
Ancora pochi passi e vi trovate sul lungotevere. Per la prima volta durante questa prima tappa del Moma Grand Tour, ho attraversato il Ponte Fabricio in direzione Isola Tiberina. L’avevo sempre e solo vista sulla cartina, ma sicuramente merita una menzione tra cosa vedere a Roma se siete a passeggio. Pare sia l’isola più piccola del mondo, e anche se non lo fosse, è sicuramente tra le più piccole: lunga poco più di 300 metri e larga 90, è davvero una piccola chicca.
Il quartiere di Garbatella, popolare e cool
A chi come ma ama tutto ciò che è popolare, non posse che consigliare tra i quartieri da vedere a Roma, il quartiere della Garbatella. Sì, sì, è quello del bar dei Cesaroni, che trovate facilmente nella vostra passeggiata, ma è soprattutto un luogo di vita autentica, con splendide case la cui decadenza aggiunge fascino anziché trasandatezza. Il quartiere nasce ufficialmente nel 1918, e a posare la prima pietra fu il re Vittorio Emanuele II, ma ebbe un forte sviluppo negli anni Sessanta. Oggi è un quartiere riscoperto e ambito da molti: il fascino delle case con i cortili, la tranquillità, i facili collegamenti con il centro città (si arriva con la metropolitana – fermata Garbatella) e io ci aggiungerei anche la cacio e pepe da “Tanto pè Magnà”! Io sarei entrata in tutti i cortili e avrei fotografato tutti i panni stesi. Qui tutto sembra la perfetta cornice di un film che qualcuno sta ancora scrivendo. È assolutamente nella mia top 4 tra i quartieri da vedere a Roma!
Una foto pubblicata da Chiara Carolei (@conunviaggionellatesta) in data:
Il quartiere Eur, verde e razionalista
Niente archeologia, niente teatri, colonne e antichi mercati. L’Esposizione Universale per cui fu progettato non si svolse mai, ma Roma ha guadagnato un quartiere anni Trenta che vale la pena visitare. Ci si arriva facilmente in metropolitana dal centro e la passeggiata si rivela davvero piacevole, secondo me da considerare tra i quartieri da vedere a Roma. Se arrivate in metropolitana, attraversate il parco con il laghetto. Io e Alessandra abbiamo fatto questa passeggiata più volte durante la nostra permanenza in città, anche perché abbiamo alloggiato all’Ibis Eur, di cui poi vi parlerò. Una passeggiata che fungeva da filtro con l’inizio o con la fine della giornata, in mezzo al verde, lontana dal caos del centro. Ma quello che dà il vero carattere anni Trenta al quartiere sono le architetture. Il mio preferito è sicuramente il “colosseo quadrato”, ovvero il Palazzo della Civiltà Italiana. Ti apsetti che da un momento all’altro esca la bambina col cerchio di dechirichiana memoria. Ma c’è anche la Basilica parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo alla fine di una bella scalinata, per tenere tutto in ordine, tutto al proprio posto.
2 Comments
Tutti bellissimi! Io amo anche Coppedè, pur essendo un pochino lontano dagli altri.
Roberta, non lo conosco!! Da che parte si trova? Ecco, adesso mi tocca tornare :p