https://www.conunviaggionellatesta.it/romania-itinerario-15-giorni/Non sarà un caso se, di tutti i viaggi che ho fatto, spesso il luogo “da non perdere” è quello che non ti aspettavi. Quello che la guida non ti ha detto, o quello che era scritto piccolo piccolo. Quello che non avevi inserito nell’itinerario di viaggio, che arriva quasi per caso.
Il mio posto da non perdere in Romania è il Villaggio di Viscri, in Transilvania (o per lo meno, uno dei posti da non perdere). Fuori dai percorsi più affollati, dal “castello di Dracula” (che non abbiamo visto) o da quello un po’ meno inflazionato, ma comunque fortemente segnato dal turismo, di Rasnov, Viscri è una vera chiccha che vi riconcilierà con i (pochi) luoghi trasformati in Gardaland che troverete lungo il nostro viaggio in Romania.
Il viaggio in auto per raggiungere Viscri è, come vi capiterà di sovente da queste parti, una delle cose più belle. Sarà che il verde e le colline non mi stancano mai, ma queste strade sono davvero una meraviglia per gli occhi e per il cuore. Nell’ultimo tratto si incontrano agglomerati di case e ragazzini molto curiosi che non mancheranno di venirvi incontro se vi fermerete in auto. Ho letto cose che in tutta onestà mi sono sembrate davvero eccessive a riguardo… Come in ogni situazione, sarà sufficiente usare la testa. Se non vi sentite sicuri, semplicemente non scendete dall’auto e nessuno vi farà nulla.
L’avvicinamento alla chiesa fortificata di Viscri vi farà passare davanti al villaggio, nel quale vivono su per giù 500 persone. L’atmosfera è quella di un luogo in cui il tempo che scorre piano, di un luogo che vive in una dimensione a parte, lontano dalle cittadine ma lontano anche dalle campagne operose del Maramures.
Oche, abbeveratoi e porte addobbate fanno ben sperare di essere sulla buona strada!
Fino a quando una piccola salita indica che si è giunti a destinazione: pochi passi e si entra nell’area fortificata di Viscri.
La piccola chiesetta a navata unica è di grande suggestione, poco visibile dalla mia foto ahimè scattata con il telefono! Costruita dapprima da una popolazione ungherese, la chiesetta oggi patrimonio dell’UNESCO fu poi fortificata dai sassoni.
Percorrendo la struttura fortificata si ha accesso anche a un piccolo museo che racconta la vita dell’antico villaggio, quando veniva appeso in una stanza il lardo destinato a tutti gli abitanti, che una volta alla settimana potevano attingere alla propria porzione.
E seguendo le indicazioni si sale in cima alle fortificazioni e ci si affaccia sui tetti, da una parte….
Vista dall’alto all’interno della fortificazione di Viscri.
Sul giardino interno, dall’altra…
E sul verde esterno, dall’altra ancora.
Turisti incontrati: due. Soddisfazione: 100. Euro pagati: meno di uno (80 centesimi circa, 4 lei).
Evviva i posti da non perdere, che sono quelli che non ti aspettavi.
E se volete saperne di più sul mio amore per la Romania, leggete il post Quel che resta di più vero del mio viaggio in Romania.
(Per informazioni potete fare riferimento all’Ente Nazionale del Turismo per la Romania)
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