Avete mai sentito parlare della Valle Orco? È chiamata anche Valle di Locana o Valle Ceresole e si trova in Piemonte, nelle Alpi Graie.
Per me è stata una bellissima scoperta durante un week end alla scoperta del Parco del Parco Nazionale del Gran Paradiso, che si estende equamente tra Piemonte e Valle d’Aosta. Oltre 70mila ettari di territorio e 850 km di sentieri gratuiti, aperti a tutti, per un’immersione nella natura a 360 gradi!
Le possibilità per esplorare questo territorio e nello specifico la Valle Orco sono davvero tante! Qui ho deciso di condividere la mia personale esperienza: un week end di escursioni in Valle Orco con notte in un rifugio!
Come organizzare un’escursione in Valle Orco, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso
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Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un luogo di tutti, e per questo aperto, senza cancelli né biglietti di ingresso. Per visitare la Valle Orco e il PNGP, quindi, non serve prenotare nulla.
Mi sento però di darvi qualche consiglio, basato sulla mia personale esperienza:
- Consultate prima il sito del Parco Nazionale del Gran Paradiso: è ricco di informazioni pratiche e sempre aggiornato su eventi e attività. Prima di partire, verificate anche la pagina del meteo all’interno del sito, molto comoda perché suddivisa in valli. Conoscere (almeno a grandi linee) le previsioni del tempo in montagna è fondamentale. Se il meteo è avverso può essere necessario cambiare i piani, e sicuramente adattare l’abbigliamento!
- Ci sono escursioni adatte a tutti, ma quale sia il vostro livello lo potete sapere solo voi! La montagna è per tutti, ma è bene essere consapevoli delle proprie capacità! A questo proposito trovate ottimi suggerimenti nella sezione Escursioni del sito PNGP.
- Vestitevi sempre in maniera appropriata. Anche se avete scelto un percorso facile, siete pur sempre in montagna. L’abbigliamento che usereste in città per una passeggiata di shopping non va bene, soprattutto per quanto riguarda le scarpe!
- Se non avete compagnia, o semplicemente se vi piace l’idea di fare escursioni di gruppo e conoscere nuove persone, vi consiglio Vertical Life . SI tratta di un tour operator specializzato in trekking e attività outdoor che opera in tutta Italia. Potete scegliere sia escursioni in giornata, che week end, fino ad arrivare a veri e propri viaggi. Nella mia permanenza in Valle Orco mi sono appoggiata proprio a loro e mi sono trovata molto bene!
- Valutate la possibilità di provare un’escursione con una delle guide ufficiali, è un’esperienza davvero completa. Oltre a sentirsi davvero sicuri, con le guide si è in grado di apprezzare al meglio il territorio e la sua splendida natura! La mia guida è stata Alder Costabel che oltre a essere un professionista è anche una persona davvero molto cordiale e disponibile. Non posso che consigliarvi il su nome.
Come arrivare in Valle Orco
Arrivare in Valle Orco, e in generale nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, è molto semplice. In auto da Torino si raggiunge Ceresole Reale in 1 ora e mezza. Ma se non disponete di un mezzo vostro, potete arrivare facilmente in treno fermandovi, oltre che a Torino, a Ivrea o a Pont Canavese, e da qui muovendovi in bus. Anche in questo caso vi rimando al sito del Parco perché troverete facilmente tutte le informazioni dettagliate.
Cosa vedere e cosa fare in Valle Orco
Non sono stata particolarmente fortunata durante la mia prima escursione in Valle Orco: ho trovato, a fine settembre, un discreto freddo accompagnato anche da nevischio! Eppure i suoi panorami mi sono rimasti davvero nel cuore. Sono panorami per me inusuali, che oserei definire quasi “lunari”.
E in effetti credo che l’aggettivo non sia poi così sbagliato, perché si tratta proprio di una valle che è stata modellata dai ghiacciai nel corso dei millenni.
Tappa al centro visitatori di Noasca
All’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso ci sono diversi centri visitatori. Quello di riferimento per la Valle Orco è a Noasca. Qui, oltre a mostre permanenti e temporanee, si trovano cartine, guide e informazioni utili. Per questo vi consiglio di cominciare proprio da qui la vostra visita!
Il centro si trova in Corso Umberto I al numero 3. Per verificare orari di apertura vi consiglio di telefonare allo 0124 901070.
Visitare la mostra Homo et Ibex al centro visitatori di Ceresole Reale
Una mostra davvero interessante per scoprire il sottile filo che da sempre ha legato l’uomo e lo stambecco, animale simbolo di tutto il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il Parco, infatti, nasce 100 anni fa (nel 1922) proprio a tutela dello stambecco. Prima era riserva di caccia del re, e per quanto sembri assurdo è proprio grazie a lui se lo stambecco è sopravvissuto nel tempo! Ma con l’istituzione del PNGP si è fatto molto di più: gli stambecchi sono infatti passati da 400 esemplari a oltre 50mila!
La mostra Homo et Ibex, però, parte da molto più lontano, e racconta di come uomo e stambecco abbiano convissuto nel corso dei millenni.
Il Centro Visitatori si trova in Località Prese c/o ex Grand Hotel. Per verificare gli orari di apertura chiamare lo 0124-95332
Il biglietto intero ha un costo di 2,50€.
Ceresole Reale e le miniere d’argento della Valle
L’appellativo “reale” non è casuale, al contrario fu concesso a Ceresole nel 1862 dal re Vittorio Emanuele II dopo aver ricevuto dal Comune la concessione gratuita per cacciare camosci e stambecchi. Era proprio qui in Valle Orco che si trovava, infatti, una rara “colonia” di questi animali (che si pensavano estinti) e per questo motivo il re istituì la Riserva Reale del Gran Paradiso. Molti dei sentieri che oggi si possono percorrere sono proprio quelli che furono tracciati all’epoca proprio per il re e la sua corte.
Ma la vita in questa zona ha origini ben più antiche, e di certo i Romani furono attratti dalla presenza di argento, rame, ferro e piombo e crearono numerose miniere. Alcune di queste sono tuttora visibili!
Escursione al Colle del Nivolet
Si arriva ai 2612 metri del Colle del Nivolet e, qualsiasi siano le condizioni meteo, è un vero spettacolo della natura!
Come potete vedere dalle foto, io ho visto questo luogo in una giornata senza sole, eppure è stata una grande emozione! La vista sui laghi è davvero mozzafiato (e non per modo di dire!). Da qui partono diversi sentieri, come sempre il consiglio è quello di verificare prima quale sia il vostro livello di preparazione per vivere tutto al meglio!
Vi segnalo anche che per tutelare il territorio è stato deciso di bloccare l’accesso alle auto da metà ottobre a metà giugno e durante le domeniche estive. Gli ultimi chilometri possono quindi essere percorsi con un comodo servizio di navetta che arriva sino al Colle del Nivolet.
Avvistare gli animali selvatici
Stambecchi, marmotte, gipeti… sono tanti gli animali selvatici che vivono la Valle Orco e tutto il territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Avvistarli è uno dei grandi desideri di tutti gli amanti della natura, e qui è possibile farlo! Attenzione però, il fatto che sia possibile non significa che sia scontato, quindi mettete in conto che questo potrebbe non accadere.
Io sono stata molto fortunata perché in un solo week end ho visto stambecchi, marmotte e anche il gipeto, un raro avvoltoio con un’apertura alare di ben tre metri!
Vedere questi animali nel loro habitat è davvero emozionante, ma mi raccomando: ricordate sempre di muovervi con rispetto, senza volerli avvicinare.
Mangiare e dormire con il marchio di qualità
Per vivere appieno la vostra esperienza nel parco, vi consiglio di consultare gli indirizzi che hanno ricevuto il marchio di qualità dall’ente Parco. Si tratta di rifugi, alberghi, ristoranti, indirizzi di artigianato e del settore agroalimentare che operano nel segno della sostenibilità e della qualità, nel rispetto delle tradizioni locali.
A questo proposito vi segnalo con piacere dove ho dormito e dove ho mangiato io, due indirizzi perfetti per effettuare le escursioni che vi ho segnalato.
Ho dormito al Rifugio Guido Muzio a Ceresole Reale, dove mi sono trovata benissimo. In tutto ha 22 posti letto, in camere confortevoli da 2 o da 4 persone.
Ottimo per una cena rifocillante il Rifugio Le Fonti , sempre a Ceresole Reale. Anche qui trovate camere per dormire, ma non posso darvi dettagli perché qui ho solo cenato!
Rispettare la natura: le semplici regole del Parco Nazionale del Gran Paradiso
Non ha cancelli né biglietti di ingresso. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un territorio di proprietà di tutti, un regalo dal valore inestimabile che come tale va trattato!
Talvolta il buon senso non basta, e anche se siamo mossi dalle migliori intenzioni e del più profondo rispetto per la natura, rischiamo di comprometterla.
Ecco alcune semplici regole che vi aiuteranno a vivere al Parco Nazionale del Gran Paradiso:
- Gli animali vanno lasciati dove si trovano: tutti insieme, insetti compresi, contribuiscono a mantenere elevata la biodiversità nel Parco.
- La fauna selvatica non va avvicinata né disturbata in alcun modo. Lo so, a volte la tentazione di avvicinarci agli animali, così meravigliosi nel loro habitat naturale, è davvero grande! Non vorremmo fargli del male, ma sapete che i camosci possono morire di crepacuore dallo spavento? Se li avvistiamo, rimaniamo fermi, e magari aiutiamoci con un binocolo per vederli da più vicino!
- Vegetali, funghi e minerali non vanno asportati: fanno parte della ricchezza dell’ambiente.Si possono però consumare sul posto i frutti di bosco. Tutto è lì per un motivo, non stacchiamo fiori, foglie e nulla altro… tutto è lì per un motivo!
- Per scoprire il Parco è bene inoltrarsi a piedi lungo i sentieri e le mulattiere, senza abbandonarli: per sicurezza personale e per rispetto dell’ambiente. Il PNGP offre 850 km di sentieri… possono bastare, non credete?
- In tutto il Parco non si possono introdurre cani, ad eccezione delle strade di fondovalle e di alcuni tracciati individuati dall’Ente nel periodo estivo; in ogni caso, però, sempre al guinzaglio. Se vi sembra strano che un animale non possa circolare liberamente nella natura, capisco il vostro rammarico. Ma pensateci bene: i cani non sono animali selvatici e soprattutto non vivono in quel territorio. Non sappiamo come possono reagire alle sollecitazioni della natura, così come non possiamo sapere come gli animali del Parco possano reagire alla loro vista! Non solo: i nostri cani sono vaccinati, ma gli animali del PNGP no e anche la più “stupida” malattia può essere per loro molto pericolosa!
- I rifiuti vanno riportati a valle e gettati negli appositi cassonetti. Ma in montagna è sempre bene avere con sé un sacchettino per buttare momentaneamente i rifiuti che si producono in attesa di trovare un cestino.
- I fuochi sono pericolosi e possono essere accesi solo nei luoghi consentiti e attrezzati.
- Il campeggio è ammesso solo nei campeggi organizzati, non è possibile campeggiare liberamente all’interno dei confini del Parco.
Sono sicura che amerete la Valle Orco e tutto il territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso! Trattatelo con cura, perché è un bene davvero prezioso!