Violenza contro le donne, come riconoscere i rapporti patologici 6 milioni 788mila donne hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita, ovvero il 31% del totale della popolazione femminile italiana. Di queste, il 5% ha subito violenze dal proprio partner e il 19% da un ex partner.
Sono dati spaventosi e inaccettabili quelli che raccontano la violenza contro le donne ancora oggi in Italia. Spesso le violenze si consumano all’interno delle mura domestiche, proprio dove ogni persona dovrebbe sentirsi al sicuro, protetta e amata.
Come arginare questo fenomeno?
I dati ISTATI rilevano un miglioramento negli ultimi 5 anni. La violenza contro le donne è diminuita del 13,3%, soprattutto tra le studentesse e le giovani. Ma a cosa si devono questi dati incoraggianti?
Si tratta soprattutto della maggiore consapevolezza da parte delle donne, che hanno sviluppato la capacità di prevenire e contrastare il fenomeno. Si sta sviluppando un diverso tipo di relazione tra uomo e donna, ma è soprattutto l’aumentata informazione sul fenomeno a contribuire alla diminuzione della violenza contro le donne.
Le possibilità di arginare sempre di più il fenomeno sono quindi concrete, e risiedono proprio nell’informare e rendere sempre più consapevoli le donne. I centri di ascolto e di supporto sono fondamentali, ma la vera scommessa è arginare il fenomeno a monte. Per farlo è necessario continuare a informare e a fare in modo che le donne riconoscano i segnali di un rapporto patologico che può sfociare in violenze fisiche o psicologiche.
Da questo nasce l’incontro “Non chiamatelo amore: Identikit di un rapporto patologico” organizzato da Bayer all’interno del ciclo di incontri “Conosciamoci meglio” realizzati con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione).
Questo undicesimo incontro, vedrà protagonisti: Mario Mancini (Endocrinologo dell’Ospedale San Paolo di Milano), Elisabetta Sala, (volontaria C.A.DO.M. – Centro Aiuto Donne Maltrattate Di Monza), e Stefania Bartoccetti dell’Associazione Telefono Donna, che racconteranno l’attività quotidiana del Centro e illustreranno quali sono i campanelli d’allarme che indicano che ci si trova in un rapporto “patologico”.
L’appuntamento è giovedì 21 novembre al Centro Comunicazione Bayer in Viale Certosa 130 a Milano. La partecipazione è gratuita previa iscrizione su Eventbrite.