4 anni da travel blogger, la mia storia da 0 a 30mila lettori

4 anni da travel blogger, la mia storia da 0 a 30mila lettori – Quattro anni oggi. Il 1° settembre del 2014 ho fatto click su “pubblica”. Facile, no? Facilissimo e, per questo pericoloso.

Non so se lo avete notato, ma le cose che si fanno con facilità sono pericolosissime. Ci pensavo l’altro giorno mentre tagliavo un pezzo di formaggio. È così semplice che non ci presti attenzione. È così semplice che stavo per tagliarmi.

Ora, io mi rendo conto che il formaggio di capra poco c’entri con l’apertura di un blog. E solo il cielo sa quanto io ami il formaggio di capra e quanto ami il mio blog!

Ma il punto è proprio questo: quando pensiamo che qualcosa sia semplice lo affrontiamo con leggerezza. Click.

4 anni da Travel blogger (selfie a Coney Island)

No, non ho aperto il blog pensando sarebbe stato semplice, né per puro piacere.

Ho aperto il blog perché in quel momento della mia vita mi sembrava stupido non farlo, e avevo ragione.

Ho aperto il blog consapevole che avrei dovuto studiare moltissimo, ma che avrei avuto nuove opportunità per lavorare in una dimensione nuova ma che aveva per me radici profonde: la scrittura e la fotografia.

Ma l’ho aperto anche con quel pizzico di leggerezza che ci consente (a volte ) di fare cose che, se non possiamo chiamare “grandi”, possiamo almeno chiamare “valide”.

Perché anche se lo immaginavo, non avevo l’esatta consapevolezza di quanto questo mi sarebbe costato in termini di tempo, di studio, di investimenti (seppur piccoli), di tensione, di rabbia, di frustrazione, di stress. E di gioia, di scoperta, di viaggi, di esperienze, di continua formazione, di stimolazione, di evoluzione della mia professione.

Se guardo indietro, vedo tante cose che non rifarei e altre che farei diversamente. Guardo con tenerezza e imbarazzo ai primi contenuti, ai primi passi, ai primi sbagli.

Guardo con gioia a incontri veramente importanti, ad amicizie nate in questo mondo così variegato, fatto di invidie, di falsi sorrisi, di competizione spietata. Ma anche di grandi sorprese, di slanci, di condivisione e di valore umano.

Guardo a tutti gli errori che ho fatto, a tutto quello che avrei potuto evitare se solo avessi creduto un pochino di più in me stessa sin dall’inizio. Ma questo è un percorso che passa dal blog alla vita, e allora mi concedo del tempo a piccoli passi, ma sempre più decisi, per trovare la giusta consapevolezza.

Guardo alle persone che mi stanno intorno e che no, non hanno ancora capito che lavoro io faccia. E forse questo un po’ mi piace, perché di lavori ne ho fatti tanti (ma tanti tanti!) nella mia vita, e in nessun momento ho pensato di essere il mio lavoro.

A tutti voi, GRAZIE, con tutto il mio cuore, con tutta la mia passione e con tutta la mia ambizione.

Chiara.

chiara carolei