Borobudur-Prambanan, visita ai templi vicino a Yogyakarta – Borobudur e Prambanan sono certamente tra i monumenti più visitati di tutta l’Indonesia Che non è esattamente uno staterello ma un arcipelago di 17mila isole!
Se state organizzando il vostro primo viaggio in Indonesia, è molto probabile che tra le tappe abbiate previsto anche Borobudur e Prambanan, due complessi non lontani da Yogyakarta, il primo buddhista e il secondo induista.
Per me, a dire il vero, non era la prima volta in Indonesia, ma della prima ho ricordi troppo offuscati, purtroppo. Ero una bambina e immagino che l’Indonesia, e tutto il Sud Est Asiatico, fossero una meta non ancora travolta dal turismo di massa.
Avrete quindi capito che oggi Borobudur e Prambanan sono due siti ad alta affluenza turistica, e questo è sicuramente ancor più vero se (come me) state programmando il vostro viaggio in agosto. Detto questo la domanda è: andreste mai a Roma per la prima volta senza visitare il Colosseo? O a Milano senza visitare il Duomo? Oppure dai, andiamo a Parigi senza vedere la Tour Eiffel 😉

Borobudur Prambanan in un giorno, visita ai templi
Borobudur Prambanan in un giorno
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L’escursione Borobudur – Prambanan in un giorno è un classico per chi ha pochi giorni per visitare la zona. Prambanan si trova a una ventina di chilometri a nord est da Yogyakarta, circa 40 minuti di percorrenza. Borobudur, invece, si trova a 60 chilometri circa a nord per un’ora abbondante di percorrenza.
Per questo troverete l’offerta di molti tour guidati. Io ho scelto di chiedere direttamente in albergo (ho alloggiato all’ Ibis Yogyakarta Adi Sucipto, 52€ per due notti la camera doppia con colazione). Abbiamo così avuto un autista a nostra disposizione che è venuto a prenderci nel cuore della notte in albergo, con la colazione in lunch box preparata dall’hotel.
Abbiamo speso 700,000 rupie, che corrispondono a circa 40€, in due esclusi i biglietti di ingresso ai templi. Il driver ci ha portati da Yogyakarta a Borobudur, da Borobudur a Prambanan e da lì ci ha anche fatto fare un bel giro nei dintorni, tra i campi e le piccole attività del luogo (di cui poi vi parlerò in altri post dedicati).
Tour Borobudur Prambanan
Da Yogyakarta a Borobudur: il tempo di percorrenza in auto è di un’ora abbondante circa, dipende ovviamente anche da quale zona di Yogyakarta partite, la città è piuttosto grande!
Il tour che ho scelto io prevedeva la visita del Borobudur all’alba, che è una delle opzioni più gettonate (un po’ come l’Escursione all’alba sul Monte Bromo. Dirvi se ho fatto bene o male è impossibile perché dovrei aver provato anche gli altri orari. Di certo pensavo di trovare meno gente, ma forse in agosto non esiste un momento con poca gente.
L’autista ci ha lasciati all’ingresso del Manohara Hotel che a tutti gli effetti è diventato l’ingresso al tempio. Lì si fanno i biglietti e vengono consegnate delle torce. Si attraversa l’area che divide l’hotel dal tempio e, una volta arrivati ai piedi del tempio, si comincia a salire! Il buio rende l’atmosfera più misteriosa e avvolgente di quello che probabilmente sarebbe con il sole. Solo una volta arrivati in cima ci si rende conto di essere davvero in tanti!
Ciascuno si sceglie un posticino per attendere l’alba, e quando il cielo inizia a schiarirsi… è un grande wow!
Purtroppo quello è lo stesso momento in cui vedrete la gente intorno a voi farsi i selfie, ma è meglio non crucciarsene altrimenti ci si rovina l’esperienza!
Costo ingresso Borobudur
Quanto costa l’ingresso al Borobudur? Uno sproposito se pensiamo al potere d’acquisto della rupia indonesiana: 450mila rupie che corrispondono a circa 25€. Se però questo consente di tenere il sito pulito e in decoro, dico che va bene così. A onor del vero non ricordo se esistano prezzi diversi nei diversi momenti della giornata; con il tour dell’alba è compresa anche una piccola colazione per quando si scende dal tempio.
Visita al Borobudur: la sua storia e le emozioni
Il solo pensiero di essere nel tempio buddhista più grande al mondo fa venire i brividi. Il Borobudur è una presenza allo stesso tempo imponente e leggera, non saprei come descrivere il suo essere così grande seppur così “discreto”. Parliamo di un’area di 123 metri x 123 metri, un vero e proprio colosso che per le dimensioni viene paragonato ad altri monumenti come le piramidi di Giza.
Ma quello che più mi ha toccato il cuore è il suo essere immerso in una natura meravigliosa, verdissima a abbracciata in lontananza da una catena montuosa che sembra disegnare una cartolina.
Costruito nell’800 d.C. dalla dinastia Syailendra, il tempio è poi caduto a breve nell’oblio. Prima per la “conversione” induista del Paese, poi perché sepolto dalle ceneri di un vulcano, proprio come accadde a Pompei! Cosa deve essere stato per i ricercatori, nel 1815, ritrovare questa “montagna di pietra” sommersa nella giungla?! 2672 pannelli a rilievo, 504 statue di Buddha… tutto incastrato come se fosse una costruzione di lego, senza cemento né malta.
Nel 1970 il complesso è stato preso in carico dal governo indonesiano e dall’UNESCO che hanno dato il via a un restauro durato otto anni.

Le prima luci dell’alba schiariscono lentamente il profilo del Borobudur
Visita a Prambanan
Considerato il più bel tempio induista dell’Indonesia, è di poco più “giovane” di Borobudur, e seppur meno “scenografico” è altrettanto meritevole di una visita. E anzi, trovo che visitare i due templi uno dopo l’altro renda ancora più interessante la lettura.
La sagoma che si staglia da lontano è diversa: un grande massiccio quello del Borobudur, una presenza “diffusa” invece quella di Prambanan, che si estende su un terreno di 40 ettari. Il tempiù più grande è comunque alto 47 metri, non una sciocchezza, e lo vedrete anche da lontano. Il tempio principale è quello di Shiva, mentre ai lati si innalzano i templi dedicati a Brahma e Wisnh. Leggere questo grande complesso non è facile, io mi sono fatta guidare da due deliziose ragazzine indonesiane, non mi è chiaro se mandate dalla scuola (ma credo di sì) con l’intento di far praticare loro l’uso della lingua inglese, offrendosi come guide gratuite per i turisti. Ecco, diciamo che serve loro molta pratica di inglese e che ho capito davvero poco, ma era impossibile non innamorarsi di quelle creature!
Il suo destino fu del tutto simile a quello di Borobudur: dimenticato per secoli, è stato riscoperto nel 1733 e dichiarato patrimonio UNESCO nel 1991.

Prambaban vista da lontano

L’interno di uno dei templi di Prambanan

I chioschetti dei souvenir in uscita da Prambanan
4 Comments
Semplicemente meravigliosi. Adoro i siti storici e in particolar modo i templi asiatici!
eh beh, questi poi sono “super” templi 😉
Bellissimo articolo davvero, complimenti! Sto recuperando qualche info per scriverne uno sul mio blog e ho trovato ottimi spunti.
Inoltre ho rivissuto per un attimo le emozioni provate tra quei templi.
Grazie mille!
Fabio (Tusoperator)
Ciao Fabio, che bello vederti qui 🙂 Mi fa piacere tu abbai trovato spunti interessanti. L’Indonesia è un tuffo al cuore <3